ANCORA UNA RIFLESSIONE SULL'ORESTEA.
Giorno 30 Novembre alle ore 20.30 è andata in scena per la seconda volta, al Teatro “A. Rendano” di Cosenza,
la trilogia greca “Orestea” di Eschilo. È stato un evento atteso da tutti gli studenti del Liceo Classico “Bernardino Telesio”, i quali dimostrano ogni giorno l’orgoglio non solo di frequentare questa scuola, ma anche di far parte di questa grande famiglia.
Il successo dello scorso anno è stata una ricompensa per l’enorme lavoro dietro le quinte, quello di quest’anno una conferma che conferisce a questa performance l’etichetta di un vero e proprio kolossal. La tragedia è stata diretta dal Professor Antonello Lombardo, con la fondamentale collaborazione del Professor Flavio Nimpo e della Professoressa Marta Leonetti. Per ogni replica l’Orestea ottiene un successo tale da non poterla giudicare una recita scolastica, bensì una vera e propria opera degna di essere inserita nel cartellone unico della programmazione 2017/2018 di Cosenza Cultura e nel prestigioso cartellone del Teatro “A. Rendano”. Trenta gli attori partecipanti a questo progetto impegnativo, nonostante il quale hanno continuato a studiare (nel caso degli studenti) e a svolgere il proprio lavoro (nel caso dei professori).
Gli attori si sono dimostrati veri professionisti nei loro ruoli, dimostrando grande costanza, impegno e passione; uno spettacolo di un tale valore richiede anche una forte presenza mnemonica, che non è mancata agli interpreti, molti dei quali hanno recitato anche in greco antico.
Entusiasmante il contrasto di luci cupe e abbaglianti, suoni che trasmettono tensione e coinvolgono. Da notare è la coincidenza dei suoni e delle luci cupe con i momenti di tensione. La scenografia imponente rispecchia pienamente lo stato d’animo presente in tutta la tragedia. I costumi (lavorati singolarmente per ogni personaggio) sono curati nel minimo dettaglio. Un riconoscimento va sicuramente a chi lavora dietro le quinte, ruolo fondamentale per la riuscita di un spettacolo professionale. I trucchi di scena sono a dir poco stupefacenti. L’insieme di tutto ciò lascia senza fiato il pubblico, facendolo “immergere” nel mondo dell’antica Grecia e trasmettendo ogni sfumatura di emozione: lo spettatore ha l’opportunità di dimenticare di essere in un teatro e di ritrovarsi coinvolto nello spettacolo, come se fosse egli stesso un protagonista.
La tensione accompagna il susseguirsi di ogni azione in quest’opera stupefacente.
Lo spettacolo è riuscito a mantenere l’attenzione di adulti e ragazzi e grazie a queste iniziative, fondamentali per la forma mentis a 360° di uno studente, gli adolescenti si avvicinano con passione alla riscoperta del mondo classico, effettuando un confronto tra quest’ultimo e i nostri giorni.
Emozionanti, infine, il discorso di ringraziamento del Dirigente scolastico Antonio Iaconianni, il quale realizza ogni progetto per una scuola amata dagli studenti, e quello del regista Antonello Lombardo e di Alessandro Russo, rappresentante d’istituto e attore.
I ragazzi ora stanno già preparando un’altra tragedia.
LA GRANDE FAMIGLIA DEL LICEO TELESIO NON SI FERMA MAI.
Ludovica Iannucci, I A
Articolo inviato dal Prof. Flavio Nimpo.