DAL 21 AL 24 SETTEMBRE 2017 UN GRUPPO DI STUDENTI DEL TELESIO HA PRESO PARTE AL FESTIVAL DI ZAGARISE E DINTORNI
Zagarise è un piccolo paesino della Calabria, immerso nella fascia di colline che precedono la Sila catanzarese. Siamo sullo Ionio, lontano dalla frenesia del tempo che scorre veloce, distanti dalle preoccupazioni e dai pensieri della quotidianità.
A prima vista sembra un posto dimenticato da Dio, distante dai luoghi a cui siamo e sono abituata, ma in realtà, a chi sa ben guardare, è pieno di risorse e tutto da scoprire. Un mix di cultura alta e bassa, tra popolo e intellettuali, tra libri, cucina, barzellette, aneddoti di vita e discussioni sui destini del Sud.
Questo è il contagioso luogo che, dal 21 al 24 settembre 2017, ha ospitato diciassette ragazzi della mia scuola per la terza edizione del “GIARDINI DELLE ESPERIDI FESTIVAL".
Zagarise, così come i borghi di Albi, Magisano, Soveria Simeri, è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
Non si vive, però, nella solitudine, essendo quella terra circondata dalla natura rigogliosa, dove vivono migliaia di persone che amano condividere la loro esistenza con gli altri, soprattutto con gli ospiti. Perché in questi luoghi sperduti lo straniero è ancora sacro.
E mentre lontano da noi il tempo scorre, a Zagarise si respira l'aria della libertà.
Ti immergi nella storia, nella cultura, nell'immaginazione. Immergi te stessa in una condizione che non sai se riuscirai a superare. Zagarise ha questa capacità, la capacità che nessun luogo che ho conosciuto finora mai ha avuto.
Questo piccolo borgo ha ridestato in me un senso di appartenenza alla mia terra, che, forse, non ho mai posseduto.
"La Calabria può essere espressa con due colori, il BLU ed il VERDE. Il blu rappresenta il nostro magnifico mare e le sue storie, il verde rappresenta le montagne, le selve e la Sila", cosi ha detto l'antropologo Mauro Minervino alla presentazione del suo ultimo libro, STRADARIO DI UNO SPAESATO.
Ecco, questo ho sentito alla fine dei quattro intensi giorni del Festival, nato su ispirazione del concetto di “comunità provvisorie” elaborato dal paesologo Franco Arminio: la Calabria mi appartiene. La Calabria appartiene a tutti quei giovani calabresi che vorrebbero una regione diversa da quel che appare sui mass media, con tutti i suoi mille problemi legati alla disoccupazione, alla criminalità, allo spopolamento delle aree interne; in realtà questa regione è fatta in maggioranza di gente laboriosa e di ingegno.
Ma non voglio annoiarvi raccontandovi questo, perché a Zagarise ci si diverte anche, e tanto. Lo si fa con cose semplici, genuine, come sono le persone che vi abitano. A Zagarise tocchi con mano la bellezza, diventi bambina: un po’ di colore ovunque e ti cambia la giornata. Che bello svegliarsi con il profumo di caffè, per poi passare alle attrattive culturali che il FESTIVAL ci ha riservato!
"Dai sfogo alla creatività, alle passioni!", cosi ha detto, Doris Manninger, l'organizzatrice di uno dei tanti laboratori stanziati nelle diverse zone del borgo. Mente libera e cuore aperto, poca razionalità e tanto istinto. Da Altamura, da Caserta, passando per Cosenza, alla Toscana… Eh sì, perché Zagarise è per tutti:
insegnanti, studenti, madri, padri, donne, uomini. Italiani e stranieri. E' per chi ha voglia di scoprire, di imparare, è per chi ha voglia di insegnare e tramandare, è per chi ha voglia di mettere a nudo la propria vita. Zagarise è di tutti.
Tra gli immensi uliveti in basso e le alte conifere in alto, il borgo ionico calabrese è uno scrigno: nei suoi piccoli vicoli caratteristici si avverte la meravigliosa sensazione di essere a stretto contatto con la natura incontaminata. Non si può restarne immuni, perché regala emozioni irripetibili ed uniche.
Dico allora grazie alla Calabria e, soprattutto, all'organizzatrice, Maria Faragò, che ha reso le sue "visioni" nostre visioni.
Devo ringraziare il professore Pierluigi Pedretti, che ha indirizzato me e tutto il magnifico gruppo del Liceo Telesio di Cosenza, spronandoci, aiutandoci a comprendere la storia e la cultura calabrese, per quanto sottovalutata e svalutata, esaltando il bello e non il perfetto.
Ed infine un grazie particolare al mio gruppo, sedici ragazzi, di diverse età, diversi sogni, diverse caratteristiche, ma con un unico scopo: quello di migliorare noi stessi attraverso la cultura e soprattutto attraverso esperienze come il GIARDINI DELLE ESPERIDI FESTIVAL.
Giulia D'Ambrosio
Classe V A EU, Liceo Classico “ Telesio” di Cosenza