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IRENE PALMA SI CLASSIFICA AL SECONDO POSTO IN CALABRIA IN UNA DELLE SEZIONI DEL PREMIO ASIMOV.

Quest’anno il premio nazionale Asimov ha sfidato il COVID-19 permettendo agli studenti di tutti i licei italiani di partecipare alla quinta edizione del concorso. Questa volta i ragazzi hanno letto e recensito cinque libri:

Matematica d’evasione di Claudio Marini; L’urlo dell’universo di Dario Menasce; Hello World di Hannah Fry; L’algoritmo e l’oracolo di Alessandro Vespignani; Il pianeta umano di Simon L. Lewis e Mark A. Maslin.

Questa edizione ha aiutato tutti gli studenti a sentirsi più vicini sfidando la distanza con un solo click. Dalla Lombardia alla Sicilia, infatti,  tutti gli studenti vincitori si sono riuniti in una live YouTube per la premiazione finale che ha decretato vincitore il libro di Hannah Fry Hello World.

Qui di seguito riportiamo la recensione con la quale Irene Palma, studentessa della classe III B, si è aggiudicata il secondo posto in Calabria nella sezione  dedicata al libro da lei letto.

 

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Il pianeta umano 

I due autori del libro, docenti alla University College di Londra, sono entrambi esperti in geografia, scienze della terra e cambiamenti climatici, e ci conducono in un viaggio nel tempo che, partendo dalle lontanissime origini del pianeta (4,5 miliardi di anni fa) spiega i mutamenti causati dall'uomo da quando ha fatto la sua comparsa ("solo" 200 mila anni fa).

Il termine Antropocene deriva dalla composizione di due parole greche: άνθρωπος (uomo) e καινός (recente), ed è stato coniato nel 2000 dal premio Nobel per la chimica Paul Crutzen, per definire l'epoca geologica attuale, in cui l’ambiente terrestre viene fortemente condizionato dagli effetti dell’azione umana. 

Più semplicemente, possiamo quindi definire l'Antropocene come l'era geologica attuale, dominata dall'uomo, definito come una "superpotenza geologica", così forte da riuscire, in un arco di tempo molto breve rispetto alla storia del pianeta, a modificarne radicalmente l'ambiente e il clima.

All'inizio, gli Autori partono da una verità che viene dalla geologia: se l'intera storia della Terra venisse compressa in un solo giorno, i primi umani che si evolvono sul pianeta comparirebbero soltanto quattro secondi prima di mezzanotte: gli umani rappresentano infatti il più piccolo frammento nei 4,5 miliardi di anni di tempo geologico, ma le nostre azioni hanno cambiato la Terra in misura paragonabile ad altri grandiosi eventi determinanti nella storia della Terra.

La trama narrativa si articola in quattro temi principali: i cambiamenti ambientali indotti dall'uomo sin dalla sua comparsa sulla Terra; le transizioni nei modelli di produzione e consumo delle fonti di energia e l'organizzazione sociale; l'individuazione dell'inizio dell'Antropocene; il futuro dell'umanità nella nuova epoca. Lo scopo dichiarato dagli Autori, nello sviluppare questi temi, è quello di "illuminare ciò che è in gioco al fine di consentire l'elaborazione di risposte umane e intelligenti alla vita sul nostro pianeta dominato dall'uomo", a partire dalla domanda centrale di tutta la narrazione: l'umanità e l'economia possono continuare ad espandersi e prosperare su un pianeta in rapido cambiamento, a discapito della stessa Terra e delle risorse naturali, oppure l'Antropocene è la fase terminale dello sviluppo umano, e pertanto siamo destinati all'estinzione?

Forse il capitolo più interessante per un pubblico attento all'ambiente e socialmente consapevole è quello finale del libro, Può l'Homo dominus diventare saggio?.

Un altro concetto proposto dagli Autori è la "Metà della Terra", cioè l'idea di riservare metà della superficie del pianeta agli umani e l'altra a beneficio delle altre specie, con relativa naturalizzazione. Lewis e Maslin ammettono che queste proposte sono "un anatema per quasi tutto il pensiero economico e politico tradizionale contemporaneo", ma questa loro provocazione vuole indurre tutti noi a ridurre al minimo la sofferenza umana e la scomparsa di specie animali e naturali, facendo ogni sforzo per limitare il caos determinato dal veloce cambiamento climatico in corso.

Che il lettore sia un docente universitario o un ragazzino con il desiderio di cambiare il mondo, sarà sicuramente affascinato dalla lettura di questo libro senza tempo. Non bisogna dunque farsi intimorire dall'imponente, seppur attuale, argomento trattato, ma farsi coraggio per poi intraprendere un viaggio temporale pagina dopo pagina.

Irene Palma, III B