NON SAPEVAMO DI ESSERE COSI' PICCOLI.
La Terra vista dalla sonda Voyager 1 a sei miliardi di chilometri di distanza.
Sapete quel puntino, sì, proprio quel pallido puntino blu? E’ la Terra.
Vi sembrerà incredibile perché …“Dai… io vivo laggiù. Ci sono grandi grattacieli, li ho visti con i miei occhi!” oppure “Ci viviamo io e i miei cari. E’ impossibile che siamo su un granello di polvere dell’Universo”… E invece è proprio così.
Carl Segan, l’astronomo che nel 1990 ha avuto l’idea di fotografare la Terra dal Voyager 1, ha scritto un articolo meraviglioso sul Pale Blue Dot e il passaggio più bello riguarda “l'illusione che noi abbiamo una qualche posizione privilegiata nell’Universo”.
Per quanto noi sappiamo che siamo dei microbi in confronto all'universo, pensiamo di poter avere tutto, di conquistare qualsiasi luogo e comandare su qualsiasi cosa, abbiamo un ego spropositato, una voglia di potere così immensa che un giorno ci si ritorcerà contro. Cerchiamo di accrescere ogni giorno la nostra autostima, ma, alla fine, essa viene disintegrata da una singola foto che ci fa vedere quello che noi siamo e quello che noi stiamo distruggendo, perché noi non abbiamo pietà; e, se non abbiamo pietà della terra, la casa che abitiamo da millenni, perché dovremmo stare attenti allo spazio intorno a noi, all'immensità che ci circonda? Ecco, appunto, non abbiamo alcun motivo…
Siamo dunque delle armi di distruzione di massa? Beh, no, non credo. Siamo semplicemente curiosi, tanto curiosi, e disattenti verso le cose che non ci interessano; non siamo dei mostri, ma il solo fatto di essere non-curanti ci rende pericolosi per l'equilibrio dell’Universo: siamo tante mine vaganti in giro per lo spazio.
Rosa Belmonte, classe I B BIO