PERCHÉ PROMUOVERE I PROGETTI ERASMUS+ NELLE SCUOLE: al Liceo Telesio dal 15 al 20 aprile il secondo meeting studentesco transnazionale.
Non si è ancora spento l’entusiasmo del primo incontro transnazionale degli studenti che già si lavora al secondo meeting studentesco che si terrà a breve dal 15 al 20 aprile quando il Telesio ospiterà 16 ragazzi, provenienti da licei turchi, greci e lituani per proseguire il lavoro che va avanti a ritmi serrati dall’inizio dell’anno scolasticosulla didattica creativa e sullo scambio di buone pratiche.
Tante le attività previste, dai lavori di gruppo tra studenti di quattro differenti nazionalità alla caccia al tesoro per promuovere l’apprendimento della matematica in modo creativo, dai seminari culturali tenuti dai quattro docenti accompagnatori ai giochi di ruolo per promuovere la cittadinanza attiva e l’intercultura. Le escursioni proposte ai nostri ospiti saranno Matera, capitale europea della cultura, lo splendido Parco Nazionale della Sila e l’Abbazia Florense.
Il nostro Liceo è molto impegnato nel piano di internazionalizzazione e modernizzazione della scuola, tanto che il nostro team Erasmus sta crescendo mostrando una tendenza che è perfettamente in linea con l’analisi che l’Indire ha da poco pubblicato circa la necessità di promuovere i progetti di mobilità Erasmus nelle scuole. L’indagine ha coinvolto inoltre 203 docenti scolastici che hanno realizzato una mobilità Erasmus e 201 colleghi senza esperienza di mobilità all’estero.
La quasi totalità dei docenti Erasmus+ intervistati reputa molto positive le esperienze di mobilità, in quanto permettono l’apprendimento di nuove metodologie didattiche. Infatti, in generale, i docenti che organizzano e partecipano alla mobilità si rinnovano nelle metodologie didattiche rispetto ai colleghi che non vi partecipano; c’è un’apertura al confronto con conseguente miglioramento degli aspetti collaborativi e con il trasferimento di buone pratiche, grazie all’opportunità di entrare in contatto con sistemi scolastici diversi. I docenti partecipanti ritornano dalle esperienze di mobilità generalmente più motivati. In particolare, il 97% di chi è partito dichiara che il periodo di mobilità all’estero ha soddisfatto le proprie aspettative: il 96% ha migliorato le competenze linguistiche, il 28% ha appreso metodologie di insegnamento diverse, il 17% ha apprezzato il confronto con docenti stranieri.
I docenti evidenziano una ricaduta positiva anche sugli alunni, sia in quelli che hanno partecipato direttamente alle mobilità nell’ambito dei progetti di scambio, sia in quelli che beneficiano dell’innovazione didattica dei docenti che si sono formati in Europa. Si nota una grande crescita sotto vari aspetti: competenze relazionali (soft skills), competenze linguistiche, competenze tecnologiche e crescita personale. Tutto ciò si riflette in particolare in una maggiore motivazione allo studio e in un miglioramento dei risultati.
Non è solo il docente, ma la scuola nel suo complesso che cresce grazie alla progettazione europea. Migliora la collaborazione tra docenti all’interno della scuola, con un incremento e un miglioramento della qualità delle relazioni. La scuola, a sua volta, si apre al territorio: autorità locali, associazioni, università e centri culturali e, ultimo ma non meno importante, il mondo del lavoro. Le attività di progettazione internazionale offrono infine una grande opportunità per conoscere altri istituti in Europa con i quali vengono costruite reti internazionali, e tutto ciò innalza il profilo internazionale dell’istituto e la sua attrattiva.
Catia Mele
Erasmus Project Coordinator
Liceo Classico B. Telesio
Cosenza