PIETRO GROSSI presentato dagli STUDENTI TELESIANI.
Giovedì 26 Ottobre, presso la libreria LaFeltrinelli di Cosenza, noi studenti del gruppo di lettura Liber-i del liceo classico Telesio abbiamo conversato con Pietro Grossi. Pietro Grossi è un autore giovanissimo che ha esordito nel 2006 con la raccolta di racconti Pugni, edita da Sellerio, con la quale ha vinto il premio Chiara.
Il passaggio, libro protagonista dell'incontro, è invece il suo più recente. All'inizio, quando il 26 Ottobre era ancora lontano si era pensato di chiamare l'evento Questa non è una presentazione; dopo aver letto Il passaggio però mi sono ricordato delle parole di Salinger ne Il giovane Holden: "Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira."
Da qui l’idea di denominare l‘incontro "Un autore come amico", proprio per sottolineare il fatto che per la prima volta un gruppo di giovani studenti, entusiasti della propria lettura, sente il bisogno di andare oltre le parole scritte, e noi eravamo così curiosi di conoscere i retroscena del romanzo e la sua genesi, tanto da sommergere l'autore di domande proprio come si fa nelle lunghe telefonate tra migliori amici. Certo, lui da buon amico è stato capace di tenere testa alle nostre domande interminabili e corpose, rispondendoci in modo esauriente.
Per le sue tematiche molto vicine al mondo giovanile Il passaggio è un romanzo selezionato dalle Edizioni Feltrinelli per il progetto Prima Effe. Esso prevede delle attività a fini educativi nelle Librerie Feltrinelli, per far avvicinare i giovani alla lettura, impiegando le scuole come garanti di questa collaborazione. Noi del Telesio non ci siamo limitati ad essere destinatari di questi progetti, ma abbiamo ribaltato il normale modus operandi previsto, diventanto noi stessi parte attiva dell'evento. Sono sempre stati gli adulti a guidarci e a propinarci letture, in Un autore per amico, invece, siamo stati noi ad illustrare un romanzo ad un pubblico sostanzialmente di adulti.
Il passaggio narra del rapporto tra un padre e un figlio, rapporto che si è raggelato come i ghiacci della Groenlandia. Carlo vive a Londra, ha una moglie, due figli e un buon lavoro come architetto. Sarà una telefonata a sconvolgere la sua vita monotona e ripetitiva: la richiesta d'aiuto di un padre che deve effettuare il Passaggio di un'imbarcazione dalla Groenlandia ai mari del Canada.
Tra le varie riflessioni condivise durante l’incontro è emerso che essere lettori incalliti può causare una perdita d‘interesse per la concretezza della realtà che ci circonda con la tendenza a rifugiarsi piuttosto nei mondi fittizi dei libri, perchè ci risultano luoghi in cui sentirci noi stessi senza sovrastrutture. Tuttavia la lettura non porta propriamente ad isolarsi; semplicemente si sostituiscono gli amici con cui si è soliti uscire il sabato sera, con amici "intelligenti" che profumano di carta. Se trovare amici "umani" con cui instaurare un rapporto solido e sincero è molto difficile, gli amici di carta sono più reperibili, sempre in linea sullo scaffale di una biblioteca o di una libreria.
Siamo giovani studenti, ma testimoni di una gioventù speranzosa che crede nell'importanza della lettura e di un progetto educativo che funziona.
Il passaggio di Pietro Grossi è il mio nuovo amico intelligente, vi va di conoscerlo?
Alessandro Posteraro, IV D
